Perizia asseverata e credito di imposta beni strumentali industria 4.0

La richiesta della perizia asseverata risulta necessaria sia per l'attestazione delle caratteristiche tecniche del bene strumentale, materiale o immateriale, sia per la verifica dell'avvenuta interconnessione del bene con il gestionale aziendale di produzione o alla rete di fornitura.

Per ottenere il credito di imposta Industria 4.0 per l'acquisto di nuovi beni strumentali è necessario essere in possesso della perizia asseverata del macchinario e della sua avvenuta interconnessione.

Cos'è la perizia asseverata per industria 4.0?

La perizia asseverata per industria 4.0 è una relazione tecnica di conformità redatta da un perito esperto che attesta le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative di un bene strumentale al fine di usufruire delle agevolazioni previste per l'acquisto di beni 4.0.

La perizia si dice “asseverata” quando il perito non solo esegue l'analisi tecnica ma sotto la propria responsabilità attesta la veridicità delle informazioni in essa contenute.

Quando serve la perizia asseverata?

Il Credito d'imposta beni strumentali, previsto dal nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 a fronte dell'acquisto di beni strumentali materiali e immateriali nuovi, prevede la predisposizione di una perizia asseverata per l'acquisto di singoli beni strumentali 4.0 di importo superiore ai 300.000 euro.

Attualmente il rilascio della perizia tecnica asseverata o attestazione è obbligatoria per investimenti il cui costo unitario è superiore a 300.000 euro.

Per importi di valore inferiore, l'azienda può optare per un'autodichiarazione, sottoscritta dal proprio legale rappresentante, accompagnata da un'analisi tecnica riportante i requisiti tecnici 4.0.

È possibile comunque richiedere la perizia asseverata anche per importi inferiori a 300.000 euro laddove l'azienda scelga comunque di attestare la veridicità del fascicolo tecnico disposta da un tecnico competente.

ATTENZIONE

In caso di errata dichiarazione di ammissibilità del bene al credito di imposta può configurarsi un reato fiscale e dichiarazione mendace, con responsabilità penale per l'acquirente.

Le aliquote del Credito d'Imposta dal 2023 al 2025

Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232 - ex Iper ammortamento)

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro
  • 5% del costo per la quota di investimenti superiore a 10 milioni fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell'economia e delle finanze.

Il credito d'imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall'articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205)

Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

  • 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
  • 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
  • 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

Il credito d'imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno dell'anno successivo a condizione che entro la data del 31 dicembre dell'anno in corso il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Chi può fare la perizia macchinari industria 4.0?

Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

Quanto costa la perizia per industria 4.0?

Offriamo la redazione della perizia tecnica asseverata industria 4.0 ad un costo fisso molto vantaggioso indipendentemente dal valore del bene da periziare. Per avere un preventivo compila il modulo di richiesta informazioni oppure contattaci al numero 366-1122330.

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